Start PMI Instant Book febbraio 2017

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Il procedimento denominato Project Mirror Intelligence – elaborato dal gruppo Tusci@network – ha l’obiettivo di fornire al navigatore una selezione ragionata di informazioni di natura economico–statistica in grado di riflettere la situazione contingente del “Sistema–Italia”.

L’Instant Book “Start PMI” ha cadenza mensile.
I dati contenuti in questo numero sono aggiornati al 17/02/2017.

Autori:

INDICE

  1. I cicli finanziari e la macroeconomia (riquadro Bollettino economico) – Banca Centrale Europea – 1/2017
  2. Congiuntura flash – Confindustria – 26 gennaio 2017
  3. Indagine rapida sulla produzione industriale – Confindustria – 1/2/2017
  4. Commercio al dettaglio – ISTAT – novembre 2016
  5. Consumi e prezzi – Confcommercio – febbraio 2017
  6. Prezzi e consumi – Ministero dello Sviluppo Economico – dicembre 2016
  7. Osservatorio sulle partite IVA – Dipartimento delle finanze – dicembre 2016
  8. Monthly Outlook – ABI – febbraio 2017

Estratto

1. I cicli finanziari e la macroeconomia (riquadro Bollettino economico) – Banca Centrale Europea – 1/2017

Questo riquadro esamina la relazione fra i cicli finanziari, la macroeconomia e il prodotto potenziale. I cicli finanziari possono essere definiti come oscillazioni economiche che sono amplificate – o provocate direttamente – dal sistema finanziario. Essi si manifestano generalmente nel comovimento fra gli aggregati creditizi e i prezzi delle attività, comovimento che può altresì incidere sugli andamenti dell’economia reale.
Le oscillazioni congiunturali delle variabili economiche reali non corrispondono necessariamente a cicli finanziari, ma quando ciò accade i cicli economici che ne risultano possono essere molto più pronunciati, e i relativi minimi accompagnarsi spesso a crisi finanziarie. Un numero crescente di ricerche sostiene che in questi casi può essere utile, ai fini della stima del prodotto potenziale, considerare le informazioni sul ciclo finanziario. Senza queste informazioni, infatti, il prodotto potenziale potrebbe risultare sovrastimato nelle fasi ascendenti e sottostimato in quelle discendenti.
La teoria economica indica che il sistema finanziario può giocare un ruolo di rilievo nell’arco del ciclo economico. Si ritiene che i fattori finanziari rappresentino una potenziale determinante delle oscillazioni congiunturali almeno dall’epoca della Grande Depressione. Anche i più recenti modelli di equilibrio generale mettono in evidenza il ruolo delle frizioni finanziarie per le oscillazioni del prodotto. Essi considerano che il sistema finanziario possa agire sia da amplificatore degli shock, sia da fonte stessa di quegli shock che mettono in moto le oscillazioni congiunturali. I bilanci delle famiglie, delle imprese e delle banche possono dare luogo a diversi meccanismi prociclici (come quello dell’acceleratore finanziario).
Ad esempio, gli shock di domanda possono essere amplificati attraverso le corrispondenti variazioni nel valore delle garanzie reali (come gli immobili residenziali o commerciali) e nel valore in termini reali del debito fissato in termini nominali. In base a queste considerazioni teoriche, è lecito attendersi che le oscillazioni congiunturali alimentate dal credito e dai prezzi delle attività siano caratterizzate da punti di massimo più elevati e punti di minimo più bassi di quelli dei normali cicli economici, e magari anche da fasi ascendenti e discendenti più prolungate.
Vi sono crescenti evidenze empiriche sul ruolo che svolge il sistema finanziario nelle oscillazioni del ciclo economico. Per quanto non tutte le oscillazioni congiunturali siano determinate dal sistema finanziario, né si accompagnino a fasi di boom e di crollo finanziari, vi sono indicazioni del fatto che le oscillazioni più severe si associano di norma alla formazione e alla correzione disordinata di squilibri finanziari. Dall’analisi di un database di ampio respiro contenente i dati storici macrofinanziari per 17 economie avanzate negli ultimi 150 anni emerge che i cicli finanziari ed economici tendono a comuoversi e a trovarsi il più delle volte nella stessa fase. Emerge inoltre che la correlazione fra la crescita di prodotto, consumi e investimenti e quella del credito si è considerevolmente rafforzata negli ultimi decenni, parallelamente a un aumento senza precedenti del credito ipotecario.
Vi sono poi evidenze del fatto che le variabili del credito e dei prezzi delle attività svolgono un ruolo relativamente importante nello spiegare le oscillazioni economiche reali a livello internazionale.