Start PMI Instant Book settembre 2016

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Il procedimento denominato Project Mirror Intelligence – elaborato dal gruppo Tusci@network – ha l’obiettivo di fornire al navigatore una selezione ragionata di informazioni di natura economico–statistica in grado di riflettere la situazione contingente del “Sistema–Italia”.

L’Instant Book “Start PMI” ha cadenza mensile.
I dati contenuti in questo numero sono aggiornati al 30/9/2016.

Autori:

INDICE

1.Consumi e Prezzi Newsletter – Ministero dello Sviluppo Economico – luglio 2016
2.Produzione Industriale – ISTAT – luglio 2016
3.Monthly Outlook – ABI – settembre 2016
4.Commercio estero e prezzi all’import – ISTAT – luglio 2016
5.Commercio al dettaglio – ISTAT – luglio 2016
6.Fatturato e ordinativi dell’industria – ISTAT – giugno/luglio 2016
7.Fiducia delle imprese e dei consumatori – ISTAT – settembre 2016
8.Retribuzioni contrattuali – ISTAT – agosto 2016
9.Occupati e disoccupati – ISTAT – agosto 2016

Estratto

1. Consumi e Prezzi Newsletter – Ministero dello Sviluppo Economico – luglio 2016
– Nel mese di luglio 2016 l’Indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registra un aumento dello 0,2% su base mensile e una diminuzione pari a -0,1% su base annua. Alcuni segnali di contenimento della diminuzione dell’indice derivano da incrementi negli alimentari non lavorati, alcuni servizi e dala diminuzione del calo dei prezzi degli energetici regolamentati.
– Sempre a luglio il tasso d’inflazione nella media dei Paesi dell’Area Euro si attesta a +0,2% su base annuale, in lieve risalita rispetto al mese precedente. In Italia, l’IPCA rimane costante a -0,2%. Il differenziale con l’Eurozona per il mese in considerazione risulta quindi essere di -0,4 punti percentuali.
– Dall’analisi dell’andamento delle tariffe si assiste ad un recupero dell’inflazione tariffaria pari a 1,3% di cui 0,9% circa attribuibile alla tariffe nazionali, mentre al livello locale si segnalano gli incrementi delle tariffe idriche.
– Nel mese di luglio l’ISTAT ha diffuso i dati sull’andamento dell’economia nel secondo trimestre. Dall’analisi emerge una diminuzione dei livelli di attività per le imprese manifatturiere italiane, mentre l’occupazione ha proseguito nel trend di crescita e le tendenze deflazionistiche si sono attenuate. L’indicatore composito Istat – anticipatore dell’economia italiana – evidenzia, comunque, un ulteriore calo seppur di intensità più contenuta rispetto alle flessioni degli ultimi mesi.
– L’analisi dei prezzi nei principali comparti dell’agroalimentare all’ingrosso, compiuta attraverso i listini pubblicati dalle Camere di Commercio, ha evidenziato a luglio nuovi aumenti per il latte spot, in linea con la ripresa osservata nel mercato continentale. Stabili, invece, le quotazioni dei formaggi. Tra i derivati dei frumenti si è registrato un forte calo mensile per i prezzi delle semole, che hanno risentito dei ribassi avvenuti per le quotazioni del frumento duro. Segno ‘meno’, ma meno accentuato anche per le farine. Tra le carni, luglio ha mostrato una pesante battuta d’arresto per i prezzi del pollame, complice un mercato caratterizzato da un eccesso di offerta. In calo anche i prezzi della carne di tacchino e della carne di coniglio. Per quest’ultima ha pesato la domanda contenuta. E ribassi si sono riscontrati anche per le carni bovine. Al contrario, luglio ha evidenziato una congiuntura positiva all’interno della filiera suinicola, con aumenti sia per le carni suine, anche per lo stagionale aumento dei consumi, che per i salumi, prosciutti in primis.
– A luglio 2016 il petrolio perde 2,3 €/barile, stabilendosi ad un livello comunque inferiore del 21% rispetto allo stesso mese dello scorso anno; il tasso di cambio tra euro scende a quota 1,107 da 1,123 del mese precedente.
– La benzina a monte di tasse ed accise costa in Italia 0,465 €/lt, registrando un -23% su base annua. Il diesel a monte di tasse e accise vale 0,453 €/lt. – 1 centesimo rispetto a giugno e in calo del 21% in termini tendenziali; negativo lo stacco con l’Area Euro (-1 centesimo).
– La benzina pagata dai consumatori scende a 1,455€/lt. mentre il diesel al consumo costa 1,306 €/litro, entrambi i carburanti fanno registrare un calo del 10% su base annua.